PER VISUALIZZARE IL MATERIALE DIDATTICO DEL CORSO SCELTO, ENTRARE NEL PROPRIO PROFILO, PREVIA REGISTRAZIONE (che deve essere fatta indicando, nello spazio dove c’è scritto “username o email”, il NOME E COGNOME)
PER VISUALIZZARE I CALENDARI DEL CORSO FORENSE PALERMO CLICCA QUI:
“Così ti devi accostare allo studio: sii motivato, ben disposto, chiedi, prendi il libro con timore”
Jean Mauburne
Cari ragazzi, l’esperienza maturata nei 24 anni di attività di docente nei corsi forensi e nei 14 anni nei corsi per la preparazione all’esame scritto di magistratura ordinaria, accompagnata dalla grande passione per tutto ciò che rappresenta “crescita” culturale e intellettuale, oltre che giuridica, mi spinge ogni giorno alla ricerca della strada migliore per ottenere il massimo e garantire il livello più alto possibile della formazione. Da qui la scelta di ampliare il piano formativo, prevedendo oltre alle lezioni e alle esercitazioni di diritto civile e di diritto penale già inserite in calendario, altre attività didattiche e l’organizzazione di giornate di studio su tematiche di grande rilievo.
Per il vostro prezioso futuro fidatevi di chi ha esperienza pluriennale nella didattica e non mettetevi nelle mani di “filibustieri”.
Sono sicuro che il praticante che s’iscriverà troverà nel nostro corso possibilità di incontri, di apprendimenti e di scambi proficui alla sua crescita personale e professionale, da cui potrà trarre vantaggio per il suo futuro. Convinto, altresì, che lo studio aiuta a diventare migliori e ci insegna ad accettare la parte prosaica e a vivere la parte poetica delle nostre vite.
Come studiare?
Naturalmente non c’è una regola, una ricetta per riuscire sicuramente nello studio. Qualcuno consiglia il criterio della gradualità, qualcun altro di procedere con ordine nella selva dei saperi, c’è chi sottolinea l’importanza dell’esercitazione continua e altri invitano a riassumere e sintetizzare.
Ma tutti sono d’accordo ad allargare il contesto dello studio: studiare non è solo questo e non può essere solo questo.
Bisogna sentire il piacere di questa attività, divertirsi imparando. E per arrivare a ciò non è sufficiente rivolgere uno sguardo superficiale alla materia, occorre entrare in essa. Il piacere dello studio è proporzionale alla capacità di approfondimento, diversamente tutto appare indifferente e lo studio non può che risultare noioso. Come studiare dunque? In primo luogo, appassionandosi a ciò che si sta facendo, mettendoci la testa, prestando attenzione. In greco il sostantivo “scholè”, da cui deriva il nostro “scuola”, significa proprio “prendersi cura di”, dello studiare, nel senso di osservare con meticolosità una cosa, per scoprire e comprenderne il segreto.
Puoi superare l’esame di avvocato con le lezioni frontali anche online e le prove scritte corrette individualmente
Necessità dell’esercizio.
L’importante dell’esercizio non può essere trascurato. Gli esercizi concorrono nella formazione e nella costruzione di un metodo di studio. Dal riassunto alle esercitazioni, con un grado di attenzione, proprio come “chi è di vedetta”, che scruta accuratamente quanto ha davanti.
L’esercizio deve perciò servire a migliorare la capacità di penetrare nel dettaglio, a entrare nelle sfumature di ciò che si sta studiando, come chi è di guardia. Ogni cosa si migliora con esercizi adatti e abituali.
Il metodo di studio.
Il metodo di studio è soprattutto questo: si tratta di raccogliere quello che è utile, di operare con discernimento, di aggiungere il poco al poco, proprio come fanno le api nel loro instancabile lavoro di produrre il miele.
La pazienza dell’apprendimento consiste nel fatto di essere consapevoli che ci vuole tempo per raggiungere dei risultati e che non si possono fare dei salti. Il criterio è quello della gradualità. Il metodo, che etimologicamente vuol dire via da seguire, ci obbliga a rispettare le tappe di un cammino, ci costringe a stare sulla strada; è in questo percorso che si matura il risultato positivo, diventare sapienti nel senso letterale e pregnante di questo participio presente “persone che sanno”.
PRIMI PASSI VERSO L’ESAME DI AVVOCATO
OBIETTIVI:
Il corso ordinario di preparazione all’esame di avvocato, rivolto a una classe a numero chiuso, è strutturato con lo scopo di offrire un supporto didattico completo ed efficace a tutti coloro che si apprestano a sostenere l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato.
L’obiettivo del corso è quello di dare, in un arco di tempo adeguato, le metodologie e le tecniche argomentative che consentiranno al partecipante di elaborare efficacemente le soluzioni corrette ai casi che saranno oggetto dell’esame. Per affrontare con sicurezza le prove scritte, fondamentali saranno gli approfondimenti teorici-giuridici sulle più interessanti questioni concernenti gli istituti più rilevanti del diritto civile e del diritto penale (parte generale e speciale), sia sostanziale sia processuale.
Molta attenzione rivolgiamo, inoltre, all’approfondimento e analisi del ragionamento e linguaggio giuridico nonché dell’uso delle tecniche argomentative
METODOLOGIA DELLA DIDATTICA
IL successo di un corso di formazione dipende dal livello qualitativo offerto e dagli strumenti e metodi utilizzati.
Nel nostro corso:
- Si fornisce al partecipante un vero e proprio metodo di analisi, chiarendo esattamente come organizzare lo schema per la costruzione dell’elaborato (capo, corpo e coda);
- Gli elaborati sono corretti dai docenti del corso. Sono previste molteplici correzioni individuali che rappresentano per l’allievo delle vere e proprie lezioni personalizzate; in particolare, attraverso le correzioni individuali potranno emergere eventuali incertezze dei candidati. La valutazione dei docenti sarà molto articolata e avrà riguardo a tutti gli aspetti che incidono sul buon esito della prova scritta quali, fra gli altri, la calligrafia, la chiarezza dello stile, la logica, l’originalità del ragionamento e l’analisi tecnico-giuridica.
- I programmi di diritto civile e di diritto penale saranno svolti secondo tappe predefinite, in modo tale da essere completati per tempo rispetto alle date di esame. Sono previste anche delle “interrogazioni” periodiche per verificare l’acquisizione e la padronanza degli istituti giuridici fondamentali per superare l’esame.
- Le lezioni frontale – casistiche durano almeno due ore.
- Le simulazioni d’esame si svolgeranno in sei ore.
- Atti Giudiziari: la redazione dell’atto giudiziario all’esame è complessa sia per tipologia sia per i pochi strumenti a disposizione e richiede molti accorgimenti specifici e diversi da quelli che si utilizzano durante la professione. Tranquilli si riuscirà a gestirli, facilmente, in breve tempo.
STRUTTURA DEL CORSO E DELLE SINGOLE LEZIONI
IL ciclo di incontri è finalizzato a dare al partecipante la migliore preparazione per affrontare le prove scritte per l’abilitazione alla professione forense.
Il metodo è teorico- pratico e fornisce un insieme di strumenti adatti ad analizzare e risolvere le tracce per redigere pareri e atti completi e idonei al superamento delle prove:
- Dal lato pratico, prevede numerose simulazioni delle prove scritte in aula con gli altri candidati, per riprodurre la reale situazione dell’esame (imparando in tal modo a gestire diligentemente i contenuti delle prove, tenendo conto del tempo e delle difficoltà di concentrazione derivanti dall’essere messi a confronto con gli altri candidati);
- Dal punto di vista teorico si vagliano i nuovi orientamenti giurisprudenziali, da cui vengono estrapolate le tracce, e di cui, purtroppo, si è spesso all’oscuro durante il periodo di pratica forense.
Il corso annuale, tra le lezioni e le esercitazioni, è composto di oltre 200 ore. Saranno assegnate, nell’arco di tempo di un anno, almeno 70 tracce.
A ogni incontro, nelle apposite pagine web del sito, sarà messo a disposizione dei corsisti il materiale didattico per svolgere adeguatamente la lezione. In particolare sarà messa a disposizione una raccolta di giurisprudenza di legittimità e di merito, per consentire a ciascun partecipante di approfondire gli argomenti più attuali. L’aggiornamento tiene conto delle pronunce fino al momento dell’esame.
DAL SAPER ESSERE AL SAPER FARE
La redazione di un parere motivato o di un atto in sede di esame è un’attività che differisce profondamente da quelle che quotidianamente si compiono presso lo studio dell’avvocato.
Le ragioni sono molteplici e tra queste influiscono maggiormente:
- Difficoltà logistiche (spostamenti notte tempo, sottoposizioni a controlli, attesa per la dettatura, supporti per la scrittura di dimensioni ridotte, servizi igienici inadeguati, notevole inquinamento acustico);
- Disagio psicologico di non riuscire a tramutare in concetti giuridici adeguati il proprio pensiero e le nozioni assimilate. La paura del foglio bianco e la mancanza degli strumenti di lavoro quotidiani (dal computer alla banca dati) sono enfatizzati dal tempo limite di sette ore.
Con la nostra simulazione in aula si apprende:
- Metodologia mentale e operativa;
- A redigere una scaletta per la costruzione dei pareri e degli atti;
- A redigere elaborati contenenti ragionamenti giuridici;
- A gestire il tempo e la tensione;
- A utilizzare i codici.
In particolare, in prima battuta, il corsista sarà accompagnato per mano.
Le prove saranno caratterizzate dalla presenza in aula del docente per tutta la durata delle stesse; egli spiegherà come procedere, chiarendo e svelando le tecniche di redazione, evidenziando gli eventuali trabocchetti e sottolineando quali profili, invece, valorizzare nella stesura.
In una seconda fase, quando i corsisti avranno imparato ad affrontare le prove, inizierà il distacco dal docente, che, pur presente in aula, si limiterà a fornire le indicazioni generiche, al fine di rendere autonomo l’aspirante avvocato nella realizzazione dell’elaborato. Infine, quando il corsista avrà acquisito tutti gli strumenti necessari per affrontare le prove, la presenza del docente sarà finalizzata esclusivamente alla correzione individuale durante le sette ore.
L’obiettivo pedagogico è quello di permettere ai partecipanti di riuscire a gestire in modo autonomo le medesime e reali condizioni d’esame.
In quest’ottica, la terza fase (che coincide con il cd Modulo intensivo che si snoda tra settembre e dicembre) prevede la possibilità di esercitazioni in classe su argomenti a sorpresa: chi ha seguito un corso deve riuscire in qualsiasi momento a gestire gli imprevisti (didatticamente preordinati).
Il nostro obiettivo non è quello di mostrare cosa sappiamo fare ma vogliamo che riusciate a farlo anche voi.
La didattica è fondamentale e ha come obiettivo quello di permettere all’aspirante avvocato di riuscire a imparare come gestire autonomamente le prove.
A tal fine il corso prevede quattro step metodologici: la prima lezione indicherà la struttura del parere motivato; la seconda lezione sarà una redazione collettiva dello svolgimento di una traccia realmente assegnata agli esami, che permetterà di memorizzare in modo definitivo la struttura del parere; la terza lezione affronterà l’analisi delle più importanti tecniche argomentative, che aiuteranno il candidato nella redazione della parte motiva dell’elaborato; dalla quarta lezione in poi si comincerà il percorso didattico che condurrà a studiare molteplici istituti di diritto civile e di diritto penale.